Parola del giorno: “Solitudine”

La solitudine è uno stato mentale. Come vuole il luogo comune, ci si può sentire soli a una festa, come ci si può sentire in contatto con tutti gli esseri umani stando soli sulla riva di un lago. È come sempre una condizione che parte dalla nostra mente.

Loneliness teddyCi sono periodi in cui la solitudine per me è una necessità. Da quando sono nata. È come se avessi bisogno di riconnettermi con le mie emozioni e, per farlo, ho bisogno di silenzio intorno, di non dover parlare, di non dover ascoltare, di non vedere e di non condividere. E, per fortuna, posso sempre scegliere quando stare da sola, non ho bimbi che mi reclamano, persone che hanno necessariamente bisogno di me. Posso padroneggiare questo mio bisogno e soddisfarlo.

Ci sono altri periodi, invece, in cui avrei bisogno dell’opposto: contatti umani, parole, confidenze, apertura, ascolto, scambio interazionale. E, paradossalmente, non lo trovo. Ma, e qui la mente è parecchio “tricky”, non lo trovo perché, anche stando vicino a chi mi ama di più, anche avendo contatti, inviti e telefonate, sento una distanza atavica da tutti che rende impossibile il contatto. E ne sento la mancanza.

Così come sento la mancanza di “colori” vivaci, che rompano il silenzio e mi coinvolgano, in armonia. Invece sento distorsione e non riesco ad accordarmi.

Non so se è solo un problema mio o se forse il mio bisogno di contatto nasconde altro. O, ancora, se il problema sta fuori di me. Resta il fatto che forse dovrei trasformare la solitudine “coatta” in solitudine positiva, come cerco sempre di fare, e trovare risposte a domande che magari vorrei fare ad altri per paura di farle direttamente a me.

Tanto, l’etichetta di “strana” mi accompagna da quando ero piccina e mi rintanavo in qualche luogo tutto mio. Non mi resta che ritrovare la pace di quei momenti e, quindi, fare pace con la solitudine che, forse, è l’unica condizione umana che ci accomuna tutti, facendoci sentire meno soli.

 

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Dal dizionario online Hoepli.it

SOLITUDINE: 1 L’essere solo; condizione di chi vive solo: la s. lo rendeva tristeaveva bisogno di un po’ di s.vivere in s. 2 Condizione, stato di luogo solitario: la s. delle grandi distese polarila s. di un bosco

10 pensieri riguardo “Parola del giorno: “Solitudine”

  1. Beh anch’io mi sento abbastanza strano… e a volte pure solo… Però non sempre la solitudine è negativa… Se penso agli omologati che mi girano intorno beh allora meglio solo…
    Diciamo che comunque con le poche persone di cui mi circondo mi trovo molto bene…

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  2. La solitudine è un tema che sta molto a cuore anche a me. Ne parlerei molto di più, ma temo sempre di sembrare paranoico o venire frainteso.
    Anch’io trovo che sia una bruttissima bestia e che sia bella solo quando è ricercata; anzi quando è addirittura rubata, quando devo un pochino far fatica per ottenerla, quando so che c’è a casa qualcuno che mi aspetta e che magari è anche un pochino contrariato per questa mia “fuga”.
    In questo modo la solitudine è magnifica, è un sogno, una magia, un vera esperienza “mistica”. Una scoperta di sensazioni e emozioni che mai avrei pensato.

    Altrimenti, se so che nessuno si sta domandando dove sono e potrei anche crepare senza che gliene importi a qualcuno, ecco che la solitudine è la condizione forse peggiore che possa esistere.
    Verrebbe da dire che condizione peggiore sia la malattia ,certo, ma solo perchè nello stato di solitudine sappiamo di avere la possibilità che le cose cambino! Ma se per ipotesi sapessimo di essere desinati fino alla fine dei nostri giorni a soffrire di quella solitudine bastarda che ci fa sentire già morti….?!

    Ancora oggi è un continuo rimbalzare tra il desiderio di solitudine e ,quando la ottengo, il desiderio di compagnìa. E ,quando la ottengo, torna il desiderio di solitudine.
    Quando siamo soli ci sentiamo in gabbia, ma quando siamo con amici percepiamo che sono loro a ingabbiarci.

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  3. Come spesso accade, mi ritrovo in quel che dici. Anche io cerco spesso quella solitudine, che mi serve per scaricare un accumulo negativo di “compagnia” coattiva. Assai più raramente, invece, cerco compagnia, in ogni caso una compagnia molto selezionata e contenuta, di persone speciiche con cui sono molto in sintonia.

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