Alle lingue dico sì, ma con Babbel

Ho provato Babbel, la piattaforma online per lo studio delle lingue straniere, quasi per gioco. E, come fosse un gioco, mi sono divertita, così ho deciso di iscrivermi al costo di 9.95 euro per un mese. L’ho fatto da una settimana, ma avendo tanto tempo a disposizione (troppo?) sto passando intere giornate a “studiare” inglese con Babbel.

learn-a-new-language-imageryHo deciso di scriverne perché voglio sdoganare la leggenda che i corsi online sono tutti farlocchi. Certo non sono paragonabili ai corsi tradizionali, ma hanno una utilità notevole per chi, come me, ha tempo e voglia di investire in qualcosa di utile senza spendere un capitale.

Il livello del mio inglese è B2, secondo gli standard europei, per cui sono nella situazione classica di chi non può dire di non sapere l’inglese, ma non può nemmeno dire di saperlo in modo fluente. In Italia, sul lavoro e quando studiavo, me la cavavo alla grande, ma all’estero… che fatica! Capisco quando mi si parla lentamente e altrettanto lentamente i miei interlocutori devono aspettare che io finisca di completare una frase complessa.

Posso anche lanciarmi e parlare veloce, ma odio fare i classici errori grammaticali tipo: “Ciao io essere cinese, vuole complale” che sentiamo in Paolo Sarpi da chi vive qui magari da 10 anni.

Così cercavo una madrelingua per fare conversazione. Mai impresa fu più ardua! Vanno via come il pane e le poche disponibili mi chiedono 25 euro all’ora che, se mi permettete, per me sono troppi. Per non parlare dei vari corsi a pagamento…
Stavo per farmi prendere dallo sconforto, quando sono inciampata felicemente in Babbel.

Perché consiglio Babbel

1. È economico.
2. Consente di calibrare il proprio impegno in base ai propri tempi, volendo ci si può esercitare tutto il giorno o durante la notte, in bagno, mentre si fa colazione, a merenda ecc.
Schermata 2014-06-09 alle 16.24.233. Ci sono un’infinità di esercizi, per tutti i livelli e per tutte le necessità. Ovviamente non è un corso ad hoc pensato appositamente per ognuno di noi, ma si trovano corsi per i ripassi grammaticali, per le terminologie specifiche (quella sul giornalismo è pazzesca!), su situazioni specifiche (medico, vacanza, lavoro, comprensione orale e scritta, cultura e tradizione, inglese britannico vs americano, espressioni idiomatiche ecc.)
4. È programmato un ripasso periodico della terminologia e delle regole imparate secondo il metodo dello “Spaced Repetition” (in pratica, più lo ripeti a intervalli prestabiliti e maggiori sono le possibilità di diventare padrone della terminologia).
5. È semplice nel suo utilizzo.
6. Non ho utilizzato il riconoscimento vocale, ma l’ascolto della pronuncia perfetta, durante gli esercizi, aiuta davvero molto (ho fatto la prova dopo qualche giorno di “studio”, ascoltando un telefilm in lingua originale e mi sono stupita di come il mio orecchio fosse già allenato a certe espressioni).
7. Funziona come una community, a livello mondiale, per cui è possibile entrare in contatto con persone che parlano la lingua che noi vogliamo imparare e che vogliono imparare la lingua che noi parliamo: molto utile per uno scambio reciproco. C’è una sezione, inoltre, in cui poter sottoporre i propri elaborati agli utenti e in cui poter correggere chi impara l’italiano e chiede “aiuto”.
8. È divertente e non annoia, ma non è affatto facile. Quando mi sono iscritta temevo di dover affrontare esercizi tipo “The pen is on the table”, ma direi che siamo lontani anni luce da ciò: è una vera e propria sfida e sento i neuroni che si muovono 🙂
9. Ogni corso è suddiviso in pratiche lezioni (durano circa 15 minuti l’una), ognuna comprendente una parte di vocabolario, regole grammaticali, comprensione orale e scritta.

Punti a sfavore di Babbel

Schermata 2014-06-09 alle 16.24.321. Può risultare “freddo“: non è certo come avere un insegnante privato che imposta le lezioni in base ai nostri bisogni. Se siete abituati ai corsi tradizionali, e vi piacciono, lo troverete “ostile”, forse, perché è proprio tutto un altro metodo, basato sul lavoro in autonomia.
2. Bisogna avere forza di volontà per impegnarsi sul serio, fare i ripassi quando richiesti, studiare e cimentarsi con le regole vecchie e dimenticate o con la terminologia nuova.
3. Può non bastare. Credo sia un valido aiuto per chi voglia spolverare la conoscenza dell’inglese, ma per chi parte da zero non so se può essere altrettanto valido. Ad ogni modo, in questo caso, nulla vieta di affiancarlo ad altri corsi più tradizionali.
4. A volte si inceppa l’audio (ma raramente) e gli errori di battitura vengono considerati veri e propri “errori” alla fine di ogni corso., cosa che può irritare.

In conclusione, visto il prezzo davvero misero per quello che offre, lo consiglio a tutti quelli che hanno tempo e voglia di studiare da autodidatti una lingua nuova, che è sempre un buon modo per tenere allenata la mente e per aprire gli orizzonti. Insomma, più Babbel per tutti 🙂

34 pensieri riguardo “Alle lingue dico sì, ma con Babbel

  1. beh un programma di insegnamento dell’inglese che traduce TO PRETEND ( nella pubblicità) con pretendere, quando ha tutt’altro significato ( fingere, fare finta di ) è alquanto squalificante. Ok che chi la vede non dovrebbe sapere l’inglese e non accorgersi, ma insegnare una lingua pubblicizzando un errore cosi…io certo non imparerei altre lingue

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  2. Mi devo organizzare ancora non ho una mia impressione.Mi sono iscritta per il corso avanzato nella lingua francese.Se mi volete offrire delle indicazioni su come reperire materiale audiovisivi ve ne sarò grata.!!!!. ..Grazie

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  3. Ritengo Babbel utile solo per chi vuole rafforzare una lingua che gia’ in parte si conosce, ma per impararla da zero assolutamente no ! Ho scelto il corso principianti di russo tuttavia, la pessima articolazione delle lezioni prevede che nelle lezioni ci siano le prime due parole facili da ricordare e le immediatamente successive sono frasi articolatissime, visibili una sola volta e che vanno subito riscritte e ripetute, per cui è molto difficile ricordare immediatamente le parole e quindi gli esercizi risultano essere sempre sbagliati. Non c’è una guida che consigli come seguire le varie unità passo dopo passo secondo ordine di difficolta’, non c’e’equilibrio. Sicuramente non rinnovero’ l’abbonamento, lo sconsiglio, vorrei un averlo comprato.

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  4. Mi sono iscritta a Babbel pagando 50 euro per un anno, quindi una cifra irrisoria se pensiamo a quanto costa un corso di lingue! Volevo impararne una seconda ed avendo parecchio tempo libero e pochi soldi ho ritenuto fosse una buona occasione da sfruttare. Ci ho provato con lo spagnolo e devo dire che, tutto sommato, ho imparato alcune cose molto utili; avevo già alcune basi quindi sono riuscita a districarmi abbastanza facilmente. Ovviamente la lingua va messa in pratica per cui ho iniziato ad usarla con una mia compagna spagnola e ora me la cavo molto bene! Se lo acquistate per un anno ricordate di fare la disdetta prima della scadenza altrimenti Babbel rinnova automaticamente l’abbonamento per un altro anno!

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  5. ho una domanda: ma se faccio l’abbonamento per il tedesco per un mese a 9,99€, ho compreso tutte le unità per un mese? E se volessi fare anche un’altra lingua dovrei pagare altri 9,99€? Grazie mille

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  6. Lo proverò, tanto per vedere come funziona, per consigliarlo o meno a chi volesse imparare una lingua straniera on line. A parte il fatto che il sistema migliore è il metodo “survival”, ovvero vai lì e se non impari la lingua muori di fame, io ho trovato abbastanza simpatico Livemocha ( http://livemocha.com/ ) che oltre a offrire la possibilità di imparare (anche gratis) è “social”, ovvero tu impari ma fai anche da tutor (scritto e parlato) per una persona o più persone che stanno imparando la “tua” lingua. Più tutoraggio fai e più punti accumuli per frequentare delle lezioni extra. Un vero peccato che né Livemocha e né Babbel offrano la lingua che mi interesserebbe imparare: il ceco. Speriamo nel futuro. 🙂

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    1. Interessante! Anche su Babbel si possono correggere gli scritti degli altri utenti che richiedono un aiuto, ma devo dire che non mancano soggetti in grado di dare il meglio di se stessi in fatto di maleducazione anche in questo caso… e ci ho rinunciato, perché mi è venuto il latte alle ginocchia, però l’interazione in teoria è molto bella e può essere utilissima 🙂

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  7. Ciao!
    io l’ho usato per un po’ per il tedesco…ed è ottimo per la pronuncia… e per imparare i vocaboli…purtroppo manca un po’ per quel che riguarda la grammatica…almeno per ciò che riguarda il tedesco che ha una grammatica un po’ tosta.
    Però i corsi di Babbel sono forti e divertenti e si imparano un sacco di cose.

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    1. Eh sì, in effetti immagino che per il tedesco sia tutta un’altra storia, ma per l’inglese (che fondamentalmente è un lingua povera) è valido davvero, ed è come dici tu, ci si diverte e si imparano un sacco di cose 🙂

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      1. non dico mother tongue, ma motherfucker level si ahahahah amme l’ammericani me fanno un baffo proprio (a parte gli scherzi, io ormai guardo solo dvd in lingua originale e leggo solo in inglese -almeno i libri mi durano ffino a una settimana altrimenti povere tasche mie! – , l’itagliano mi stufa… e per farsi l’orecchio aiutano, consiglio di nonnaso)

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        1. sì sì, sto facendo anche quello in effetti, libri e telefilm in lingua (ma con i sottotitoli se no ciaaaaaaaaao, tipo grey’s anatomy… potrei non capire nemmeno un decimo dei dialoghi 😀 ).

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          1. no vabbeh grey e tutti quelli di medicina sono pieni di tecnicismi! (io ad esempio, tutte le serie di BONES, ancora peggio). Mi trovo benissimo (pronuncia spaziale) con le serie della BBC in costume (Orgoglio e pregiudizi e simili, adoro le storie ovviamente) ma poi anche tutte le serie “sollazzo” sui vampiri (True blood bisogna farci l’orecchio, è un dialetto strano, vampire diaries, etc.). in fondo è divertente ;D

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          2. anche io vampire diaries! 😀 ahahah. Gli altri no, mi mancano, mi sono buttata su games of throne (completamente addicted!).
            Mi dovrò informare su quelle della bbc…

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          3. no game of thrones stavo leggendo i libri (in inglese) e al terzo ho ceduto. due palle a non finire non l’ho proprio retto. tutti ne parlano così bene.. peccato.
            io sono in fissa. ma fissa pura, per ONCE UPON A TIME. 2 serie me le sono bevute cosi in meno di una settimana e sto friggendo per attendere la terza mannaggia! che esce a settembre! voglio morire… (ma mi sono guardata gli episodi salienti su internet ahahaha ecco a cosa serve sapere l’inglese!!!)

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    1. Figurati! Se lo provi fammi sapere che cosa ne pensi, io mi sto trovando davvero bene e avevo un sacco di pregiudizi a riguardo… insomma, mi sono stupita per come sia ben fatto 🙂

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          1. Ecco, tutto bene e brava tu per l’impegno ma proprio proprio proprio lo svedese ti vuoi imparare? 😉
            Ripensaci finché sei in tempo!
            Io comunque mi sono trovata bene anche con Busuu, l’ho addirittura riciclato in classe e i bimbi erano contenti (ma maestra, veramente possiamo chattare? – Certo bambini, tanto dovete farlo solo nella lingua del corso! Uahahahahah! E i bimbi contentissimi!) 😉

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          2. Ahahah! In effetti lo svedese credo che non lo imparerò mai, proverò con il norvegese… (scherzo 😀 )
            Grazie per la dritta, busuu non lo conosco, ma se i tuoi bimbi erano contenti credo proprio piacerà anche a me!

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E tu che ne pensi? :)