Parola del giorno: “Accidia”

lazy-couch-catHo sempre pensato che sia il peccato capitale che più mi caratterizza. Poi ho cambiato idea, va a momenti insomma, ma quello che è certo è che in questo periodo l’accidia è la mia compagna quotidiana. E non ne vado mica fiera.

Pare che in certi giorni la mia unica occupazione sia cercare un modo per non occuparmi. Capita che la sera, quando vado a dormire, faccia la mia lista di cose da fare il giorno dopo e capita che il giorno dopo, rigorosamente, io trovi mille scuse per non farle, quelle cose, anche se magari sono piaceri e non solo doveri.

È come se la mancanza di stimolo si spargesse per ogni mia vertebra. Partiamo dal lavoro, che è forse il nodo cruciale: dopo la tranvata epocale e la perdita totale di fiducia in un sistema che pare tutelare gli imprenditori ladri (nel mio caso è così) il solo pensiero di mandare un cv mi manda in catalessi.

Ma non solo quello. Avevo pensato di investire in un corso di inglese. A parte che quello che avrei dovuto investire economicamente non mi è entrato in tasca (e si ritorna al punto di partenza), c’è sempre qualcosa che mi frena: ok ripasso inglese, e allora? Per fare che cosa?

“Per te” suggerisce una vocina stridula nella testa. Ma quel “per te” non ha molto senso se non ci sono gli stimoli, un progetto, uno scopo, un sogno da perseguire.

Allora il problema è trovare un progetto, uno scopo, un sogno. Qualcosa in cui valga la pena spendere energie e tempo (soldi no, non ci sono). Avete mica qualche suggerimento prima che l’accidia inghiotta ogni mio neurone? 😦

Io ho esaurito le idee. Perché ne avevo tante ma le ho scartate una a una. Sarà che mi prende l’ansia di non riuscire, l’ansia del futuro incerto, l’ansia da portafoglio, l’ansia della vecchiaia, l’ansia di cadere, l’ansia di inutilità degli intenti.

Insomma, vorrei tornare a vivere senza paura. Scopo, progetti, sogni. Accetto ogni sorta di suggerimento.
Cazzo! (Ci stava, per concludere… accidiosa sì, ma anche un po’ iraconda).

Dal Dizionario online Sapere.it

ACCIDIA:  1. avversione all’operare unita a tedio; indolenza, pigrizia, inerzia 2. ( teol.) l’indolenza nell’operare il bene, che costituisce uno dei sette peccati capitali

Dal lat. tardo acidia(m) o acedia(m), che è dal gr. akedía ‘negligenza’, comp. di a- priv. e kêdos ‘cura’.
Sinonimo: pigrizia, inerzia, svogliatezza, abulia, apatia, fiacca (fam.); (lett.) ignavia
Contrari: attività, operosità, alacrità, solerzia, zelo, sollecitudine.

9 pensieri riguardo “Parola del giorno: “Accidia”

  1. non sei da sola…io sono ACCIDIATISSIMO…e sono un papà con 2 bimbi, ma licenziato 5 mesi orsono…ho iniziato la via crucis dei cv, dei colloqui, dei le faremo sapere…porto i bimbi all’asilo ogni mattina e mi chiedo a che serve introdurli in questo paese di merda…e siccome ho deciso di non crepare di depressione ho trovato un progetto che mi tiene in vita ” fare tutto il possibile per abbandonare questo paese di merdosi corrotti prima che affondi come il titanic”…ce la puoi fare anche tu…non è impossibile…si può vivere anche sotto le stelle al caldo di altri Paesi piuttosto che affondare nella merda di questo paese ogni giorno!

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    1. Grazie e complimenti davvero, per la forza d’animo che dimostri. Credo anche io che si possa stare bene altrove, anzi… ne sono più che certa, e spero che anche per me il futuro abbia in mente strade simili… 🙂

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      1. Lo scopo è la scusa dell’accidia. O il pretesto per spingersi a fare qualcosa che non si vuole (tanto per dire cose a caso). Cercare il piacere dei gesti è molto più funzionale.. 😉
        Idem! Anche se le prime volte capivo solo le imprecazioni! 😀

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        1. Mumble… la prima parte non l’ho capita eh…
          Ma tu li vedi senza sottotitoli?? Io no, altrimenti in certi casi non capirei una cippa (che so, tipo game of thrones, sembrano turchi a volte!)

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